Territorio

I comuni del Progetto SNAI Gargano – Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo, Vico del Gargano – contribuiscono a formare il cuore del Parco Nazionale del Gargano, in gran parte coperto dalla vegetazione della Foresta Umbra – Patrimonio Unesco – che ha reso  il rigoglioso promontorio pugliese famoso a livello mondiale per la sua straordinaria biodiversità.

È il Gargano “interno” che si caratterizza con estese radure, zone di pascolo e conche fertili, alternate a aree lagunari, foreste vetuste e faggete depresse, boschi di leccio e roverella. Sulle coste e nel suo entroterra si è conservato fino ad oggi, grazie alle asperità della topografia e alla lontananza dagli insediamenti costieri, una notevole porzione del paesaggio costituito da una vegetazione rigogliosa, forse la più ricca dell’Italia meridionale, e si inseriscono i comuni dell’area progetto che hanno conservato la loro struttura antica , con borghi  e tradizioni uniche, dono della millenaria cultura che gli uomini e le donne qui hanno portato da ogni parte del Mediterraneo.

Oltre alle bellezze ambientali e del paesaggio, il territorio è dotato di un patrimonio storico architettonico e culturale rilevante, in cui l’arte e il culto religioso di San Michele Arcangelo si fondono, i paesaggi rurali fanno da cornice a splendidi centri storici, e le tipicità artigianali e culinarie si concretizzano in una enogastronomia d’eccellenza.

Tra le immense ricchezze del patrimonio storico e culturale territorio dei 5 Comuni ricordiamo:

  •  il Quartiere Junno e il Santuario di San Michele Arcangelo, iscritto alla Lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 2011, in Monte Sant’Angelo: tappa obbligata dei crociati diretti in Terra Santa e capolinea dell’importante via Sacra dei Longobardi, oggetto di venerazione da parte di condottieri, principi, sovrani e pontefici
  • l’Abbazia e gli eremi di Santa Maria di Pulsano a pochi chilometri dal centro abitato di Monte Sant’ Angelo, ove dimorano i frati eremiti
  • la Grotta carsica di San Michele Arcangelo a Cagnano Varano
  • il sito archeologico sommerso nella vicina laguna di Lesina (Isolotto S. Clemente);
  • il quartiere storico del Caùt, con case scavate nella pietra e l’idroscalo “Ivo Monti” adagiato sulle sponde della laguna di Varano
  • i percorsi storico naturalistici del Parco Nazionale del Gargano, in particolare quello dei Pannoni, grotte e ipogei di varie epoche a Bagno Varano,
  • le necropoli di Monte Civita, Monte Tribuna e Coppa dei Romani, la “grotta degli Etruschi”, i canyon, le sorgenti e la Faggeta depressa di Coppa delle Rose nel Bosco di Ischitella
  •  la Chiesa della S.S. Annunziata  sulle sponde del lago di Varano,  dov’è custodito uno dei più antichi Crocifissi lignei d’Italia
  • il “Bosco Isola” e le innumerevoli chiese rurali, disperse nel paesaggio agropastorale
  • le masserie di pregio storico e monumentali; il paesaggio agropastorale
  • le masserie di pregio storico e monumentali
  • il Vicolo del Bacio a Vico del Gargano, denominata per questo “città dell’amore”, dove, come per il balcone di Romeo e Giulietta, gli innamorati lasciano missive e promesse d’amore

Foresta Umbra: È Il cuore Verde del Parco Nazionale del Gargano, tra le più importanti d’Europa, una rigogliosa oasi incontaminata di oltre 10.000 ettari a 800 metri sul livello del mare.
Dal 2017 le faggete vetuste sono state riconosciute Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’Unesco e la straordinaria biodiversità del suo patrimonio floro-faunistico la rendono una delle mete più amate dagli appassionati di viaggi e vacanze alla scoperta della Natura del Mediterraneo e dei suoi paesaggi più straordinari.

Le Lagune di Lesina e Varano.

Il Lago di Varano, il più grande del Mezzogiorno e tra i maggiori laghi d’Italia, presenta una forma vagamente trapezoidale, si estende per una lunghezza di circa 10 km ed una larghezza di 7 km, con un perimetro di circa 33 km. La profondità delle acque varia da poche decine di centimetri a circa 6 metri nella zona centrale del bacino. È separata dal mare da un tombolo dunoso anch’esso riserva naturale dello Stato, denominato localmente “Isola” lungo circa 10 Km e largo mediamente 800-1.000 m. Le vie di comunicazione con il mare sono due: Foce Capojale, ad ovest nel Comune di Cagnano Varano, lungo circa 2 km e largo da 30 a 50 metri, con una profondità che varia da 0,6 a 6 metri e Foce Varano, ad est nel comune di Ischitella, lungo circa 1,5 km e largo 40 metri, con una profondità variabile a causa dei processi di insabbiamento.

Il lago di Lesina, con una lunghezza di 22,4 km e una larghezza variabile tra 1,300 Km e 3,400 Km, è il risultato dell’apporto di sedimenti derivanti e dell’azione millenaria del fiume Fortore, la cui foce una volta era estesa fino al geosito “Punta pietre nere”. Le acque sono salmastre e derivano dall’apporto di acqua dolce di origine continentale, specie nella Sacca Orientale riserva integrale del Corpo Forestale dello Stato, in miscellanea con l’acqua salata proveniente dal mare attraverso due canali artificiali, il canale di Acquarotta e quello di Schiapparo.

  • Agrumi del Gargano. l’Oasi agrumaria ha il riconoscimento dell’IGP fra Ischitella, Vico del Gargano e Rodi Garganico e sono presidio Slow Food. Gli agrumi qui maturano tutto l’anno: a Natale ci sono le Durette, ad aprile-maggio le arance Bionde (che si possono mangiare fresche fino a settembre).Il melangolo è un’arancia di pezzatura medio-piccola, ha un colore rosso intenso e lucente, buccia sottilissima, polpa croccante e succo modesto ma tendente al dolce (agrodolce). Il Biondo del Gargano matura tra aprile e maggio, conservandosi dolce e succoso sull’albero fino a settembre. La Duretta del Gargano matura a Natale, è praticamente priva di semi e ha una polpa dura e croccante: il Femminello del Gargano è la varietà di limone più antica d’Italia e si trova in tre tipologie. 
  • Caciocavallo podolico. Presidio Slow Food, il Caciocavallo Podolico del Gargano è un formaggio nobile, prodotto esclusivamente con il latte delle vacche Podoliche, dalle larghe corna solenni e il brillante mantello grigio, che pascolano libere nel perimetro boschivo del Parco Nazionale, tra la riserva naturalistica della Foresta Umbra e i dirupi rocciosi delle coste marine, nutrendosi solo di erbe selvatiche e piante aromatiche. Prodotto d’eccellenza dell’antica civiltà pastorale di questo angolo magico della Puglia, i pochissimi pezzi – dovuti alla scarsa quantità del pregiatissimo latte delle mandrie podoliche – sono ancora lavorati artigianalmente secondo l’antica tradizione: solo in certi periodi dell’anno, da marzo a maggio, e stagionati anche per anni nelle grotte.
  • Olio Extra Vergine d’Oliva di Ogliarola Garganica. Gli uliveti che ricoprono gran parte del territorio sono composti da questa cultivar che produce un olio extra-vergine d’oliva pregiatissimo e dalle grandi proprietà antiossidanti.
  • Cozze e Ostriche di Varano. Particolarmente pregiate sono le “ostriche di San Michele” prodotto esclusivo del “Consorzio dei pescatori di Ischitella” che recentemente hanno ottenuto importanti riconoscimenti.
  • Fave di Carpino, prodotto che gode del presidio Slow Food e del Parco Nazionale del Gargano, valorizzate dal “Consorzio per della fava di Carpino”. Ha delle ottime proprietà nutrizionali come ridotto valore calorico, elevato contenuto di proteine, carboidrati, vitamine, sali minerali, antiossidanti, in particolare dopamina, sostanza che svolge un ruolo importantissimo sul sistema nervoso e nella terapia del morbo di Parkinson. Le fave sono state selezionate come alimento per la missione spaziale di alla prima astronauta italiana, Samatha Cristoforetti.
  • La cruedd è un canestro artigianale dell’antica tradizione artistica di Ischitella, incluso nel patrimonio culturale del Parco Nazionale del Gargano che ne ha riconosciuto il valore di “prodotto tipico” da tutelare e salvaguardare. L’arte dell’intreccio dei morbidi steli di grano “Bianchetta” con giunchi del lago di Varano, tessuti con fili di puro lino e impreziositi dagli originalissimi decori geometrici realizzati con “i pint” – stoffe dai vivaci colori – è una lavorazione pregiata e sempre più rara. Per questo la Cruedda è oggi considerata un oggetto molto prezioso: oltre che come oggetto di design, grazie all’utilizzo di materiali naturali e non trattati, è il contenitore ideale per conservare formaggi, legumi e alimenti